Il ricordo di Antognoni. Lo ricordano tutti con affetto. Ricordo positivo sotto tutti gli aspetti. Annata maledetta che ci porta via delle persone alle quali siamo molto legate. Paolo ha lasciato dei messaggi importanti in campo, il più importanti dei Mondiali 1982. Il suo sorriso, la sua simpatia ogni mattina. Ci lascia questo bellissimo ricordo. Siamo sempre rimasti in contatto tra l’altro Paolo l’ho visto recentemente. Un uomo spogliatoio. Cercavo di metterlo in condizione di far gol.
Giancarlo Antognoni remembers Paolo Rossi: “His smile will live on forever.”#PaoloRossi #Fiorentina pic.twitter.com/cIOYqvUvWO
— ACF Fiorentina English (@ACFFiorentinaEN) December 10, 2020
Il suo gol in Finale contro la Germania
His sixth and final goal during that unforgettable summer in Madrid
— Italy ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@azzurri) December 10, 2020
Ciao, Pablito 💙 pic.twitter.com/Vf2bUBMCcc
“Ho avuto la fortuna di fare il primo gol. Come un tocco di bacchetta magica. Tu sai che su quel pallone su 20 volte una sola volta ti arriva e quindi devi andarci e con la convinzione di arrivarci per primo. Capisci che quello è il gol della tua vita.”
Paolo grandisimo capocannoniere tenías esa baccettina mágica, el fútbol sigue llorando la continúa perdida de sus ídolos. QEPD #PaoloRossi 🙏😭💔⚽ pic.twitter.com/IFpcNQUbSa
— PEDRO NEIL JIMENEZ (@peyoneil) December 10, 2020
Era l’anno dei mondiali quelli del 1986…
Paolo Rossi era un ragazzo come noi. Attenzione però sfatiamo questo mito.
Il calcio – dice Venditti – è parte importante per la società, però è vero, a volte le mie canzoni vanno oltre. Un esempio: in “Giulio Cesare” faccio riferimento a Paolo Rossi, ma non è l’eroe del Mundial di Spagna come in molti pensano e hanno pensato. Io ricordavo uno studente morto negli scontri tra studenti e polizia a Roma nel 1966. “Un ragazzo come me” appunto.